Less is more (libro) – L’arte di vivere senza avere niente

Less is more - L'arte di vivere senza avere niente

Fra le pagine di Less is more, Salvatore La Porta argomenta la bellezza e la semplicità dell’arte di vivere senza avere niente. È lecito domandarsi cosa significhi nello specifico praticare quest’arte, che benefici possa portare e se il singolo individuo sia disposto ad attuarla.
Come sostengono molte culture orientali, fra cui il taoismo e lo zen, la libertà e l’indipendenza individuale possono essere raggiunte soltanto lasciando scorrere il superfluo.
Accumulando beni materiali, ad esempio, ci sentiremo costretti a prendercene cura e questo costruirà delle catene attorno a noi che ci allontaneranno dalla leggerezza che la libertà porta con sé.
Esiste dunque una soluzione per fare un passo indietro e consentirci di tornare a sfruttare il tempo a disposizione per fare ciò che desideriamo davvero?

Essere o avere?

Non ho tempo“: quante volte abbiamo ripetuto questa frase o l’abbiamo sentita dire a qualcuno?
Il motivo principale per cui non abbiamo tempo è che accumuliamo talmente tante proprietà, affetti, obblighi, desideri e ambizioni, che ci sentiamo in dovere di dedicarci a tutto questo ogni singolo giorno.
Avere una casa, un lavoro e tanti amici, per fare un esempio, ridurrà di molto il nostro tempo libero. Questo perché il possesso ci rende schiavi, portandoci ad agire per obbligo, non per scelta.
Immaginiamo per un attimo di dover effettuare un trasloco in un’altra città: quanti beni vorremmo portare con noi, e di quanti di questi dovremo fare a meno per evitare che le valigie esplodano?
L’essenziale vive dentro ognuno di noi, nei nostri ricordi, nei nostri pensieri: l’essenziale siamo noi stessi. Tutto il resto è puro egoismo al quale la società ci ha abituati sin da quando eravamo piccoli.

Less is more“, che tradotto dall’inglese significa letteralmente “Meno è di più“, invita il lettore alla virtù di essere, non di avere. Più possediamo, meno siamo; meno possediamo, più consapevolezza acquisiamo di chi siamo davvero.
Essere è il concetto che richiama la nostra parte più vera, indipendentemente dalle circostanze, dal passato vissuto, dal possesso e da ogni giudizio.
Spogliarci di tutto ciò che non appartiene alla nostra essenza è un atto di estremo coraggio e amore verso noi stessi. Non solo: offriremo un concreto esempio agli altri, permettendo loro di provare a liberarsi dei vincoli che non hanno scelto consapevolmente.

Less is more – Chiarimenti

Se da un lato possiamo osservare i riscontri positivi che l’arte di non avere niente porta con sé, dall’altro occorre definire alcuni punti fondamentali facilmente fraintendibili.
Vivere senza avere niente è la base da cui partire per svuotarsi di tutto ciò che non rientra nell’indispensabile del singolo individuo. Ciò non implica che dovremmo vivere una vita completamente soli con noi stessi, senza beni o rapporti stabili, ma ricca di valori che desideriamo davvero.
Paragonare la propria vita a quella degli altri è un fallimento già in partenza. Desiderare qualcosa solo perché qualcun altro l’ha ottenuta, ci allontanerà dalla nostra missione principale: essere, indipendentemente da tutto.

La nostra felicità, la nostra libertà e i nostri più grandi desideri non possono dipendere da una fonte esterna, altrimenti smetteranno di essere nostri. Continueremo a rincorrerli ma non li raggiungeremo mai, perché ci è impossibile controllare il mondo esterno.
Valorizzare il nostro tempo dedicandoci a ciò che ci fa stare davvero bene, e non a ciò che crediamo di dover fare, è essenziale per vivere in armonia con noi stessi e con gli altri.
Accettate un invito perché volete farlo, non perché vi sentite obbligati o vi dispiace rifiutare; affrontate le vostre paure perché vi sentite pronti, non perché qualcuno ve l’ha consigliato; rinunciate al superfluo al fine di concedervi tempo e spazio per voi stessi, non perché lo state leggendo in questo articolo o nel libro citato.
Qualsiasi cosa facciate, fatela perché amate il dono della vita.

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3 Responses

  1. Kexydra ha detto:

    Penso che tutti noi abbiamo una “piramide” di necessità che possono essere fondamentali e uguali per tutti come il cibo o un riparo, sicurezza e affetto, e altre che invece sono personali ma ci fanno stare bene.
    Alcune persone hanno più bisogno di libertà di altre, e la nostra società invece condiziona nel senso opposto, facendoci accumulare oggetti e impegni e facendoci sentire oppressi.
    Ma non penso che sia egoismo voler tenere alcune cose che ci fanno stare bene, io per esempio sono una persona molto materialista e attaccata agli oggetti che tengo, ma non mi sento per questo oppressa e non libera.
    Certo per esempio avere molti legami di amicizia ti rende meno libero se vuoi mantenerli e approfondirli tutti, lo stesso per un lavoro impegnativo, sono ovviamente scelte di vita, è il risvolto della medaglia. Più sei libero meno sicurezze e certezze hai magari, penso che sia tutta una questione di equilibrio come sempre insomma, ognuno deve trovare il suo 🙂

  2. Admin ha detto:

    Hai centrato il punto: l’equilibrio fra ciò che vorremmo e ciò che desideriamo davvero.
    Ho voluto dedicare un paragrafo ai chiarimenti proprio per non tralasciare questo step fondamentale, poiché l’arte di non avere niente non deve essere presa alla lettera. In caso contrario, rischia di compromettere la serenità e la coscienza dell’individuo che, ingenuamente, potrebbe liberarsi anche di ciò che lo fa stare bene. 🙂

  3. Kexydra ha detto:

    Hai fatto benissimo infatti ^-^

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