Notte fonda – Recensione del libro di Paolo Bonolis

Notte fonda - Libro di Paolo Bonolis

Notte fonda è il secondo libro scritto da Paolo Bonolis, pubblicato nel novembre 2022.

Una coppia sposata da 20 anni, dopo una cena coi colleghi, affronta una lunghissima conversazione che dura per tutta la notte.
Entrambi preoccupati per la crescita del figlio adolescente in un mondo totalmente diverso rispetto a quello vissuto da loro, affrontano temi come la religione, la spiritualità e le tecnologie.
In un confronto a tratti spiritoso ed altri molto riflessivo, i due scambiano opinioni sulla propria visione del mondo futuro: quella di Lui più pessimista e quella di Lei più fiduciosa.

Più connessi ma meno umani?

Il figlio adolescente trascorre molto tempo al computer con le cuffie oppure a chattare con lo smartphone. I genitori sembrano non riuscire ad avere un dialogo costruttivo col ragazzo, il quale si sta chiudendo sempre di più in se stesso. Sarà un periodo che passerà? È forse il suo modo di essere, introverso e riservato? Oppure si può attribuire una “colpa” alle nuove tecnologie?
Nonostante le innovazioni tecnologiche ci avvicinino alle persone lontane, potendo comunicare in maniera semplice e rapida con chiunque, sembra che, di contro, ci stiano allontanando dalle persone vicine. Di fatto, anche guardandoci intorno durante una passeggiata in mezzo alla folla, possiamo notare come gran parte della gente abbia gli occhi rivolti sul display piuttosto che sul mondo esterno.

Seppur la moglie sia più tranquilla sul tema, poiché potrebbe essere un momento “passeggero” della crescita del figlio, il marito la vede diversamente. Infatti, crede che stia scomparendo il contatto umano, visivo, l’emozione di meravigliarsi di fronte a qualcosa che si può vedere fuori dal display. È come se, attraverso la semplificazione delle operazioni grazie alle tecnologie che fanno tutto il lavoro al posto nostro, noi umani stessimo perdendo la voglia di fare le cose, la fatica che costa farle e l’impegno che ci contraddistingue.
In altre parole, è come se la comodità di avere una calcolatrice stesse eliminando la capacità dell’uomo di eseguire autonomamente il calcolo, quindi il suo sforzo e la sua competenza.

Allargando il ragionamento dal punto di vista umano, una chat diventa più comoda per conoscere qualcuno poiché non c’è, per fare un piccolo esempio, l’imbarazzo di uno scambio di sguardi. Il termine “comodo”, in quest’ottica, assume un significato molto pericoloso perché si perde la magia del possibile errore, del fraintendersi, del chiarirsi subito dopo, di un contatto fisico, di una risata condivisa ecc. In breve, è come se ci si accontentasse di un messaggio con emoticon sorridenti annesse, piuttosto che di un dialogo faccia a faccia in cui il tono della voce e i suoni delle risate sono reali e tangibili.

Notte fonda – Conclusione

Nel finale del libro, ci sarà un colpo di scena che rivelerà l’identità dei due personaggi del libro (e non è così scontato come potreste pensare).
La lettura scorre molto velocemente, tant’è che le quasi 180 pagine di dialogo possono essere lette in un paio d’ore.
Le tematiche trattate, di cui la più importante menzionata in precedenza, sono fondate su una realtà che noi esseri umani, oggi, possiamo notare tutti i giorni. Sebbene non possiamo fermare il cambiamento e l’innovazione che queste tecnologie portano con sé, possiamo preservare l’umanità che ci caratterizza. In questo modo, possiamo ricordare a noi stessi e agli altri la bellezza di essere semplicemente ciò che siamo: esseri umani.

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